Napoli, si sa, è famosa per la sua cucina, dolce o salata, e i suoi prodotti sono conosciuti in tutto il mondo. Tante sono le creazioni partenopee cui è impossibile resistere e, tra questi, figura sicuramente il panino napoletano. A Napoli lo si trova un po’ ovunque: dal panettiere, dal salumiere, nei supermercati etc.
Chiamato anche pagnottiello, tale rustico è caratterizzato da un impasto molto morbido ed è preparato con ingredienti che variano in base al gusto personale e/o alla disponibilità. Potete trovare alcune varianti con l’uovo sodo, ma sono due gli ingredienti imprescindibili per preparare un classico panino napoletano: salame e provolone. Nel tempo la ricetta si è evoluta, arricchendosi; ecco spiegata, dunque, la presenza sul mercato di panini napoletani farciti con parmigiana di melanzane, salsiccia e friarielli e simili.
Tornando a noi, alla ricetta classica, si dice che le sue origini siano da ricercarsi nelle case delle antiche massaie napoletane, le quali, per non buttare gli avanzi della cena, li utilizzavano per farcire il pane. Non è difficile immaginare che a qualcuna di esse sia venuto in mente di utilizzre formaggi e insaccati, dando così vita a quello che per me è il panino più buono della storia.
Le cose buone, specie se a buon prezzo, fanno sempre breccia nel cuore del popolo. È sicuramente stato per questi motivi, uniti alla rapidità di preparazione, che è stato salutato dalla città con passione ed eletto a principe dello street food napoletano.
Attirata da questa ricetta, ho voluto provarla per tutti voi ed eccovi la mia ricetta.