Svegliarsi presto la mattina per andare in un laboratorio a Napoli e scoprire la ricetta classica delle sfogliatelle, non capita tutti i giorni. Infatti, la settimana scorsa, dopo una semplice richiesta attraverso le stories di Instagram del mio account @ornyfattoincasaepiubuono: " Chi mi invia la ricetta originale napoletana delle sfogliatelle?", gli amici di Cuori di Sfogliatella di via Toledo, mi hanno invitata nel loro laboratorio. Qui, con l’aiuto del pasticcere Marco, ho provato a fare questo dolce tanto amato, al sud quanto al nord.
Iniziamo col dire che questo dolce è nato in un convento e cresciuto proprio a via Toledo. La leggenda narra che una suora, addetta alla cucina, le avanzò un po’ di semola nel latte. Così ebbe l'idea di aggiungere all'interno frutta secca, limoncello e zucchero e di avvolgere il tutto tra due sfoglie ammorbidite con lo strutto. Questo dolce venne subito commercializzato fino al 1818. Dopodiché, Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta. L'osteria che aveva in via Toledo si trasformò subito in pasticceria, tutt'ora esistente, apportando alla ricetta delle modifiche. Dalla forma con cappuccio creata dalle monache, diventò poi una vera conchiglia. Oggi esistono due versioni: la riccia e la frolla. Quest'ultima per me è davvero speciale e la desidero spesso. Adesso, posso dire di saperle fare anche io. Di seguito, vi lascio la ricetta per farle in casa ai vostri cari. Non è difficile, perciò mettevi all'opera.
Iniziamo col dire che questo dolce è nato in un convento e cresciuto proprio a via Toledo. La leggenda narra che una suora, addetta alla cucina, le avanzò un po’ di semola nel latte. Così ebbe l'idea di aggiungere all'interno frutta secca, limoncello e zucchero e di avvolgere il tutto tra due sfoglie ammorbidite con lo strutto. Questo dolce venne subito commercializzato fino al 1818. Dopodiché, Pasquale Pintauro, entrò in possesso della ricetta. L'osteria che aveva in via Toledo si trasformò subito in pasticceria, tutt'ora esistente, apportando alla ricetta delle modifiche. Dalla forma con cappuccio creata dalle monache, diventò poi una vera conchiglia. Oggi esistono due versioni: la riccia e la frolla. Quest'ultima per me è davvero speciale e la desidero spesso. Adesso, posso dire di saperle fare anche io. Di seguito, vi lascio la ricetta per farle in casa ai vostri cari. Non è difficile, perciò mettevi all'opera.
Per la frolla:
- 200 g di zucchero
- 200 g di burro
- 50 g di acqua
- 1 uovo\
- 25 g di miele
- 1 g di ammoniaca
- Una buccia d'arancia grattugiato
- 500 g di farina 00
Per la semola:
- 500 g di latte
- 10 g di sale
- 200 g semola
Per la farcia:
- 1 kg ricotta
- 500 g di zucchero
- 1 buccia di limone
- 100 g di cubetti arancio
- 2 uova
Preparate la pasta frolla, lavorando tutti gli ingredienti in una ciotola o con l'aiuto della planetaria, e mettetela a riposare per almeno mezz'ora.
In una pentola portate a ebollizione 5 dl di acqua con un pizzico di sale, versate a poggia circa 200 g di semola mescolare con un cucchiaio di legno.
Fate raffreddare. lavorate un kg di ricotta con 500 g di zucchero, una buccia di limone e una di arancio grattugiato, della cannella in polvere qb e 100 gr di cedro e scorrette d'arancia. unite il semolino alla ricotta.
Stendete la pasta frolla, e dividete l'impasto in tante piccole palline. con un matterello andiamo a distendere la frolla e poniamo al centro di ognuna la farcia di ricotta. Ripiegate la pasta, premendo bene sui bordi, e aiutatevi a ritagliarla con un tagliapasta, in modo da ottenere sfogliatelle uguali.Collocatele su una placca da forno, e spennellatele con l'uovo sbattuto. infornate a forno già caldo, per 15 minuti a 180°. Servite calde spolverate con dello zucchero a velo.
Buon Appetito
Ornella
Foto e Ricetta di Ornella Buzzone
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