Spesso la gente mi chiede cos'è per me il Cilento, perchè ogni anno invece di farmi una vacanza all'estero, vado sempre li, stessa spiaggia stesso mare. La risposta non è molto semplice da dare, ci sono cose che non si riescono mai a descrivere perfettamente, devi viverle, le parole a volte non sempre aiutano. Il Cilento per me è l'estate, la salsedine sulla pelle, l'odore dei carrubi, il profumo del mare, l'amore.
Il Cilento è una terra ricca che trasuda di tradizioni e storia, per me è così speciale che ogni volta che "approdo" mi insegna sempre cose nuove e mi lascia impresse delle emozioni cosi forti sia nella mente che nel cuore.
Questo tour è stato diverso dall' altro e diverso dalle mie classiche vacanze, grazie anche ai miei cari compagni di viaggio: Roberta, Alessandro, Alessandro Bino e Gloria. Questa volta ho imparato ad amare di più la terra, i suoi prodotti e le sue tradizioni merito soprattutto di Genuini Cilento.
Questa struttura si trova a San Mauro, esattamente a Casal Soprano, qui si scorge tutta la costa che va da Pioppi a Punta Licosa, immaginate già il panorama. Questo antico palazzotto della famiglia Mazzarella da generazioni, sorge proprio al centro del piccolo paese, tra il bar storico e la piccola piazzetta. Qui Autari, primogenito della famiglia, appassionato delle tradizioni Cilentane, ha deciso di aprire le porte della vecchia casa dei nonni a chiunque voglia conoscere e vivere la vera realtà Cilentana.
Qui, infatti, col sostegno e l'aiuto di valide persone, organizza vari workshop quali, trekking a piedi e a cavallo sul Monte Stella, corsi di cucina con le gustose ricette delle nonne, passeggiate tra secolari uliveti per imparare a riconoscere ed utilizzare le erbe spontanee, miele, olio di oliva, formaggi caprini e tanto altro.
Il suo braccio destro è la cuoca Carmela Baglivi, la persona che ci ha fatto conoscere la cucina Cilentana, secondo la dieta mediterranea, partendo dalla terra. Insieme si raccolgono i prodotti, si va dai produttori fino ad arrivare in cucina, dove si prepara il pranzo, degustando vino autoctono e assaggiando piatti ricchi di storia e racconti.
La cuoca Carmela ha proprio il volto della mamma dei vecchi tempi, ricca di ricordi legati ai piatti e alle vicende di tanto tempo fa. Qui ci ha svelato come preparare un piatto povero, ma allo stesso tempo molto ricco sfruttando le primizie stagionali come la ciambotta di primavera: fiori di zucca, fagiolini, patate novelle e zucchine.
Mentre questi ingredienti cuocevano lentamente, ci ha insegnato come preparare le melanzane "mbuttunate", ovvero imbottite. Ci ha raccontato che con pochi ingrediente, spesso, possiamo creare piatti davvero semplici ma gustosi.
Poi ha preso l'acqua, la farina e l'olio, insieme abbiamo impastato i fusiddi rigorosamente conditi col pomodoro e il cacio ricotta.
Ebbene sì, il cacio ricotta, presidio slow food, qui viene ancora preparato in modo assolutamente tradizionale, col latte di capra di piccoli allevatori. In Cilento le persone amano preservare le vecchie tradizioni come il ricamo, tramandato dalle nonne insieme alla produzione del cacio ricotta. Gerardo è uno di questi, anni fa faceva il muratore, poi un giorno decise di continuare la tradizione della nonna, preparando questo formaggio, conosciuto il tutto il mondo. Oggi porta a pascolo le capre e la moglie si occupa della produzione del formaggio.
La sua piccola azienda agricola "San Rocco" si trova a Galdo, ha appena 30 capre solo alcune di loro sono cilentane, che producono un latte molto denso ma in pochissime quantità. Le sue capre si cibano solo di erbe spontanee, questo è uno dei segreti della riuscita di questo formaggio.
Questo tour è stato diverso dall' altro e diverso dalle mie classiche vacanze, grazie anche ai miei cari compagni di viaggio: Roberta, Alessandro, Alessandro Bino e Gloria. Questa volta ho imparato ad amare di più la terra, i suoi prodotti e le sue tradizioni merito soprattutto di Genuini Cilento.
Questa struttura si trova a San Mauro, esattamente a Casal Soprano, qui si scorge tutta la costa che va da Pioppi a Punta Licosa, immaginate già il panorama. Questo antico palazzotto della famiglia Mazzarella da generazioni, sorge proprio al centro del piccolo paese, tra il bar storico e la piccola piazzetta. Qui Autari, primogenito della famiglia, appassionato delle tradizioni Cilentane, ha deciso di aprire le porte della vecchia casa dei nonni a chiunque voglia conoscere e vivere la vera realtà Cilentana.
Qui, infatti, col sostegno e l'aiuto di valide persone, organizza vari workshop quali, trekking a piedi e a cavallo sul Monte Stella, corsi di cucina con le gustose ricette delle nonne, passeggiate tra secolari uliveti per imparare a riconoscere ed utilizzare le erbe spontanee, miele, olio di oliva, formaggi caprini e tanto altro.
La cuoca Carmela ha proprio il volto della mamma dei vecchi tempi, ricca di ricordi legati ai piatti e alle vicende di tanto tempo fa. Qui ci ha svelato come preparare un piatto povero, ma allo stesso tempo molto ricco sfruttando le primizie stagionali come la ciambotta di primavera: fiori di zucca, fagiolini, patate novelle e zucchine.
Poi ha preso l'acqua, la farina e l'olio, insieme abbiamo impastato i fusiddi rigorosamente conditi col pomodoro e il cacio ricotta.
Ebbene sì, il cacio ricotta, presidio slow food, qui viene ancora preparato in modo assolutamente tradizionale, col latte di capra di piccoli allevatori. In Cilento le persone amano preservare le vecchie tradizioni come il ricamo, tramandato dalle nonne insieme alla produzione del cacio ricotta. Gerardo è uno di questi, anni fa faceva il muratore, poi un giorno decise di continuare la tradizione della nonna, preparando questo formaggio, conosciuto il tutto il mondo. Oggi porta a pascolo le capre e la moglie si occupa della produzione del formaggio.
La sua piccola azienda agricola "San Rocco" si trova a Galdo, ha appena 30 capre solo alcune di loro sono cilentane, che producono un latte molto denso ma in pochissime quantità. Le sue capre si cibano solo di erbe spontanee, questo è uno dei segreti della riuscita di questo formaggio.
Il cacio ricotta viene utilizzato non solo per condire la pasta, ma anche come ingrediente speciale per contorni o per piatti a base di pesce. Credetemi una volta provato non potete più farne a meno.
La giornata da Genuini Cilento non è solo cucina, ma anche tanta natura, infatti, con delle buffe tute andiamo nei campi per vedere la produzione del miele e conoscere la vita delle api grazie a Pasqualino Volpe e la sua grande passione.
Nel tardo pomeriggio incontriamo la dottoressa Dionisia, con lei abbiamo imparato a riconoscere e a conoscere le erbe spontanee da utilizzare anche in cucina. In Cilento, come ben sapete, ci sono tantissime specie di piante della Macchia Mediterranea, spesso selvatica, perfette per preparare piatti prelibati.
Nel 1997 da riserva naturale, il Cilento diventa Paco Nazionale, poi un Geoparco fino nel 2011 a diventare patrimonio dell'UNESCO con la sua "dieta mediterranea". Dionisia ci racconta che la flora comprende 2200 piante vascolari spotanee e ben 6000 ne troviamo qui.
Tutti insieme abbiamo raccolto il finocchietto selvatico, perfetto per la carne, l'aglio selvatico ottimo per le insalate, l'iperico perfetto per la preparazione dell'olio indicato per le bruciature e per finire la cicorietta.
Con quest'ultima, insieme alla nostra amica Carmela abbiamo preparato l'impasto per i nostri cavateli o cavatieddi.
Inutile dirvi che se volete trascorrere alcuni giorni a contatto con la natura e le tradizioni di questo luogo non potete non andare da Genuini Cilento.
Tra mare, montagna, pascoli e tradizioni.
Troverete un'ospitalità che vi farà sentire come a casa.
In collaborazione con "Dieta del Cilento".
Buon Viaggio
Ornella
Sembra un tour simpatico e divertente! Grazie per aver condiviso quest'esperienza con noi :)
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