Le vacanze sono ormai terminate e, ahimè, si ritorna alla solita routine ma, come ogni inizio, con tanti buoni propositi stretti nella mano.
Per me non sarà un anno molto semplice: dovrò affrontare alcune difficoltà, come la ricerca di un nuovo lavoro, ma non voglio pensarci adesso e preferisco raccontarvi di alcune esperienze che hanno dato una svolta bellissima alla fine di questo 2014.
Ci sono stati eventi che mi hanno fatto crescere e mi hanno insegnato tantissimo, esperienze che mi hanno spinta ad affrontare anche un pò le mie paure, come quella di prendere da sola un aereo e trasferirmi 7 giorni un un paesino dell'Olanda, Woerden, per insegnare la cucina italiana.
Si, avete letto bene, 7 giorni in un posto dove parlano una lingua incomprensibile, dove la cultura culinaria è quasi assente e dove l'unico richiamo alla cucina italiana è l'aglio!
Ho rispolverato il mio inglese ed ho iniziato questa avventura grazie a "Buon Appetito", un'associazione che organizza laboratori di cucina italiana.
Sono stata ospite di Gigia e Guido, che da circa un anno trasmettono la tradizione della cucina italiana attraverso divertentissimi workshops, affidandosi a chef Italiani. Questa volta hanno scelto me, non una chef, ma una pazza sfegatata per la cucina, che mangia di tutto, che sa osare con nuovi piatti, che non sa vivere senza i suoi manicaretti.
Il primo workshop è stata un'esperienza bellissima, ospitati in una splendida cornice lungo il Vecchio Reno, lo "Studio 136", una caratteristica depandance messa su da un collettivo creativo di piccole imprese che offrono seminari sia culinari che di arte creativa.
Qui, una simpatica famiglia olandese, di un paesino non
distante da Woerden, ha deciso di regalare a
Mirjam, mamma di 3 splendide bambine bionde, un corso di cucina
italiana per festeggiare insieme il suo 40 esimo compleanno: così, grandi e
piccini, abbiamo preparato la cena.
Prima di iniziare abbiamo allestito un aperitivo a base di
rustici con la pasta sfoglia accompagnati dal Bellini, i bambini hanno aperto i
regali e subito dopo sono stati divisi in piccole brigate e, tra sorrisi, risate,
scherzi e tanta fame abbiamo preparato vari piatti della tradizione culinaria
italiana.
E' stato un momento davvero entusiasmante: la famiglia,
unita, si aiutava a vicenda per rendere quel momento davvero memorabile. Così, ho compreso che la cucina unisce le persone.
Dopo aver preparato i piatti, ognuno lo ha servito a tavola,
raccontandolo e spiegandone la ricetta.
Abbiamo terminato la serata con una sorpresa alla
festeggiata, preparando per lei alcuni dolci italiani, come la mimosa e la
torta di mele.
Il secondo workshop, invece, è stato molto differente: la
location che ci ha ospitato è un grande garage nella zone industriale, dove
all'interno si svolgono non solo workshops di cucina, ma anche feste e
banchetti e cene dell'ultim'ora.
A partecipare a questo secondo incontro è stato un gruppo di
amici che non si vedeva da tanto tempo e ha deciso di rincontrarsi proprio lì
per festeggiare il compleanno di alcuni di loro.
Una vera e propria cucina industriale ci ha fatto da cornice
in questo corso di cucina, in cui, anche qui divisi in piccole brigate, tutti
hanno contribuito alla preparazione del menù, con grande soddisfazione da parte
dei nostri partecipanti che, pur non amando le melanzane, le hanno divorate,
perchè erano cucinate all'italiana.
L'Olanda è stata anche tradizioni, come la festa di
Sinterklaas (cioè San Nicola), che è molto caro ai bambini olandesi e lo si
riconosce dal bel cappello rosso e dalla lunga barba bianca: ogni anno arriva,
a metà novembre, su un'imbarcazione a vapore carica di regali e di aiutanti,
chiamati "Zwarte Piet".
Per i bambini questo è il segnale che possono
appendere la calza al camino o alla porta, così, di notte, San Nicola galoppa
sui tetti sul suo cavallo bianco, Amerigo, per riempire le calze di regali,
insieme ai suoi aiutanti. Questa festa
viene celebrata il 5 dicembre, giorno in cui ci si scambia i regali: i bambini
cantano a squarciagola le canzoni tradizionali, finché sentono bussare alla
porta e, sono stati buoni, trovano una borsa colma di dolci proprio fuori dalla
porta oppure, se sono fortunati, si imbattono nello stesso Sinterklass, come è
capitato a noi. E' stata una serata molto carina: abbiamo preparato la cena
e aperto i regali con San Nicola e i suoi aiutanti.
Porterò sempre nel cuore questa esperienza fantastica e spero di ritornarci presto per poter ancora una volta insegnare la nostra fantastica cucina e per far conoscere le nostre tradizioni.
Ornella
Foto di Ornella Buzzone
Che meraviglia Ornella! Adoro quei posti e mi piacerebbe tanto anche a me fare un'esperienza del genere! Ci vuole tanto coraggio e una buona base di inglese..brava!
RispondiEliminaCiao Ornella, ma è bellissimo tutti vogliamo fare questa esperienza ma io desidero venire con te ... mi piace molto il post e anche le fotografie insomma bravissimaaaaaaaa un bacio
RispondiEliminaCiao Ornella, che esperienza unica e ricca di emozioni. Chissà che bei ricordi ti porti dentro! In gran parte li hai descritti pienamente per tutti noi.
RispondiEliminaComplimenti e in bocca al lupo per le tue future avventure culinarie
Ciao
Tiziana
Ornella ma è bellissimooo!!! tutto tutto!! non pensi che questa potrebbe essere la tua strada??
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