martedì 23 dicembre 2014

Oggi il Dolce lo Prepara Rita: Il Tronchetto di Natale




Sapevate che Il tronchetto di Natale veniva usato come buon augurio?
Esso è infatti un dolce molto diffuso nella tradizione dei paesi francesi dove prende il nome di " bûche de Noël. Il suo nome deriva dal ceppo di Natale considerata una delle più antiche tradizioni natalizie. In pratica durante la viglia di Natale il capofamiglia, al momento del brindisi bruciava nel camino di casa un grosso tronco di legno, che poi veniva lasciato ardere anche nelle successive dodici notti fino all'Epifania; i resti del ceppo venivano poi conservati, in quanto si attribuivano loro proprietà magiche.
E' così che è nato il tronchetto di natale ricoperto di cioccolata.
Noi l'abbiamo preparato non solo per le sue origini legate a questa festa, ma perchè è un dolce davvero buono e bello agli occhi dei nostri commensali.


lunedì 22 dicembre 2014

Gli Struffoli della Nonna







Cari amici, a Natale in casa mia non possono mancare gli struffoli di Nonna Pina. La sua è la ricetta napoletana tradizionale, nonostante mia nonna sia una Siciliana doc, perchè essendosi sposata con un casertano ha acquisito molto della cucina nostra regionale e questa cosa a me piace tantissimo.
Fino a qualche anno fa, quando mio nonno era ancora qui con noi, il Natale lo trascorrevamo tutti a casa sua. Tutte le cognate si organizzavano per preparare alcuni piatti ma, in verità, nessuna di loro era bravissima a cucinare i dolci, per cui solo la nonna cucinava gli struffoli, col nostro aiuto, e questo era un momento per stare insieme. Mia nonna ci permetteva di giocare con un pò di pasta e di fare a mano le palline. Ricordo che da piccola li chiamavo proprio così, "palline"! Non amavo molto gli struffoli, ma adoravo mangiare tutto il miele che si depositava sotto al piatto. Oggi, invece, ne vado ghiotta e quest'anno ho rifatto la ricetta con l'aiuto della mia nonna.
Questo piatto è diffuso sulle tavole campane durante il periodo natalizio, anche se molti studi dicono che le origini siano greche, perchè furono proprio i greci a portare questa ricetta nel golfo di Napoli. Il nome “struffoli” deriva, più precisamente, dalla parola “strongoulos”, ovvero “dalla forma arrotondata”.
Gli struffoli sono molto diffusi nell’Italia meridionale, dove ne esistono diverse versioni, tutte più o meno simili alla ricetta originale ma con nomi diversi: in Calabria “cicirata” o “turdiddi”, in Umbria ed Abruzzo “cicerchiata” ed a Palermo “strufoli”.

mercoledì 17 dicembre 2014

Linguine al Limone Con Datterino Giallo e Lupini di Mare


Iniziamo col dire che la gastronomia italiana è legata molto alle disposizioni religiose, specialmente per le feste canoniche del Natale e dela Pasqua.
La vigilia di Natale è detto il "giorno di magro" per questo non si mangia la carne, ma si predilige un menù a base di pesce, per capirne il perchè dovremmo sfogliare alcune pagine del vangelo e tornare un pò indietro nel tempo. Ma io vi dirò che a me non dispiace mangiare la sera della vigilia il pesce e il giorno del natale la carne, anzi mi dà la possibilità di assaporare più piatti e di poter creare più ricette. Quest'anno ho pensato di cucinare piatti prettamente campani, legati a quella che è la nostra tradizione culinaria durante le feste: l'insalata di rinforzo come la faceva mio nonno, la pizza di scarole, le scarole alla natalina  e gli spaghetti con i lupini, però utilizzando prodotti di eccellenza come il pomodorino giallo del piennolo, conosciuto anche come spunzillo o pummarurella 'e mazz, e le linguine al limone del Pastificio Carmiano, preparate  con semola di grano duro,  acqua, succo di limone e curcuma. I lupini di mare, utilizzati in molti piatti della cucina napoletana, sono spesso considerati come i fratelli poveri delle vongole,  in certi casi e qualora fossero di  buona qualità, possono avere anche una resa superiore a quella ottenibile con le  vongole, beh provare per credere.

lunedì 15 dicembre 2014

Semidolci alla Napoletana






La "Torta Rustica" o anche "Semidolce" è un classico della tradizione partenopea, io ve la propongo come ricetta da presentare a Natale come antipasto.
La particolarità di questa pizza e che la frolla é dolce  e l'interno invece e fatto con un ripieno salato, questa combinazione mi piace tantissimo, mi ricorda un periodo della mia infanzia, quando avevo circa 7 anni, quando mi veniva a prendere di pomeriggio la nonna a scuola, facevamo tappa fissa in un bar sul corso che preparava questi semidolci tutti i giorni verso le 16. Noi li mangiavamo caldi accompagnati da una bella coca cola, come mi viziava la mia nonna nessuno mai, ecco perché quando stavo con lei tutto aveva un colore diverso, dopo la tappa al bar scappavamo a casa a giocare insieme con le sue scarpe col tacco e i suoi mille vestiti. Che bei tempi e quanti ricordi...
Oggi ho riprovato a fare quei semidolci seguendo la ricetta tradizionale napoletana. Da noi la pizza rustica preparata in occasione del Natale viene fatta diversamente, ma questa é davvero facilissima e buonissima, io e la mia famiglia ne siamo ghiotti!!!

mercoledì 10 dicembre 2014

Rosette Rustiche Siciliane




Se mi dovessero chiedere quale ricetta ti ricorda il natale, io risponderei le rose di ricotta con la salsiccia secca, preparate dalla mia nonna, la quale con ormai le sue 84 lune, non ricorda proprio tutto delle sue ricette, tipo gli ingredienti, ma non dimentica mai come hanno avuto origine. Mi raccontò che un pomeriggio di tanti anni fa, quando mio padre era ancora un bambino e giocava con i suoi fratelli nei vicoli di Comiso, piccolo paese della provincia di Ragusa,  una sua vicina di casa di nome  Rosa, le diede questa ricetta da preparare per cena, prima che mio nonno rientrasse da lavoro.  Ebbe così tanto successo che la ripropose a Natale come antipasto, poi il natale successivo e quello dopo ancora, fino ai giorni nostri, tanto da essere diventata parte integrante del nostro menu natalizio. Mia nonna narra che questa ricetta è tipica ragusana e viene chiamata anche con il nome di "raviolone". Io, nipote di poca fede, ho provato a cercarla  meglio sul web non trovando nessuna notizia al riguardo, perciò cari amici siciliani, non prendetela a male se citiamo qualcosa di non verissimo, la mia nonna insiste che l'impasto base fa parte proprio di ricette tradizionali ragusane, e che la forma a rosa le venne insegnato dalla sua amica, come posso contraddire una siciliana doc amante della cucina tradizionale? A volte penso che in realtà la forma di questo rustico l'abbia dato proprio lei in ricordo della sua amica.
Certo in Sicilia mia nonna comprava la ricotta fresca dal pecoraro vicino casa e la salsiccia secca dal marito della "cumma" Anetta, oggi le cose sono molto cambiate, almeno in città noi siamo soliti fare la spesa al supermercato sotto casa, ma nonostante tutto con un piccolo sforzo e  una ricerca accurata riusciamo sempre a riproporle proprio come le faceva lei, con gli stessi sapori della sua sicilia e con lo stesso amore con il quale preparava di solito la cena per i suoi cari. Credetemi se vi dico che quando le mangia, il sapore è così simile che ci racconta ogni volta la stessa storia.
A volte basta poco per fare contenta una persona, un'abbraccio un sorriso o anche un piatto che racchiude tanti ricordi.

lunedì 8 dicembre 2014

Biscotti Pan di Zenzero - Gingerbread




Durante le feste di natale non possono di certo mancare nelle nostre case i gingerbread man, ovvero i famosi omini di pan di zenzero, deliziosi e profumatissimi biscotti a base di spezie: cannella, chiodi di garofano, noce moscata miele e zenzero apprezzati soprattutto dai bambini.
Un pomeriggio io e Rita, la mia amica dei pasticci, abbiamo deciso di prepararli insieme. Prima pero' ci siamo lasciate incantare dalle origini misteriose di questi simpatici biscotti e abbiamo scoperto che i primi omini risalgono alla corte inglese della regina Elisabetta I, che con la sua indole scherzosa, si narra, facesse spesso dono ai propri cortigiani di focacce che ne riproducevano le fattezze, ma se l’apporto della regina inglese alla diffusione del “gingerbread man” è storicamente incerto, sappiamo comunque essere stato proprio il XVI secolo il momento di maggior splendore per questo caratteristico dolce. In quel periodo fu la Germania, e in particolare la città di Norimberga, a costituire il centro della produzione di dolci di pan di zenzero. Un grande successo si ebbe grazie alla fiaba dei fratelli Grimm e in particolare a quella di Hansel e Gretel, con la sua famosa casetta di marzapane. Le vetrine di fornai e panettieri iniziarono, infatti, a riempirsi di casette decorate con glassa e foglie d’oro, omini sorridenti e croccanti animali, tutti inseriti all’interno di complesse scenette natalizie. Che dire come non si può farsi rapire dalla magia di questi fantastici biscotti?
E allora mettiamoci a lavoro e prepariamoli insieme non immaginerete che buon profumo lasceranno nella vostra casa.

giovedì 4 dicembre 2014

Girolio Parma un Blog Tour di Sapori e Tradizioni




AIFB è sinonimo di garanzia quando si vogliono vivere esperienze fantastiche,  è capitato ancora una volta a me con il blog tour organizzato in occasione di Girolio 2014 in collaborazione col consorzio agrario e della camera di commercio della bellissima città di Parma.
 Grazie all'Associazione Italiana Food Blogger, abbiamo vissuto esperienze che ci rimarranno impresse per un bel pò di tempo, questi tour culinari non ci permettono solo di incontrare bellissime persone, che condividono la passione e l'amore per la cucina, ma danno la possibilità di conoscere da vicino le eccellenze dei nostri prodotti Italiani, le lavorazioni di prodotti autoctoni e a km 0. Parma per me è:  il Parmigiano, il Prosciutto Crudo, il Salame Felino, la Pasta Fresca, i Vini di Colli di Parma, tutto quello che una persona deve assaggiare almeno una volta nella vita.

mercoledì 3 dicembre 2014

Alberelli Segnaposto di Natale













Durante le feste natalizie l'aria che si respira è più magica, passiamo più tempo a casa al calduccio con i nostri cari e la voglia di creare aumenta. Le vetrine dei negozi sono piene di decori e di cose buone da mangiare e tutti abbiamo voglia di preparare dolci sorprese. Ecco perchè io e Rita, pensando a come addobbare la nostra tavola natalizia abbiamo pensato di creare dei segnaposti tanto belli quanto buoni. E così sono nati gli alberelli di pasta frolla.
Questa è una di quelle ricette "belle e buone" perchè questi alberelli, oltre a decorare la nostra mise en place per il cenone, possono essere anche mangiati, oppure se conservati bene, possono far parte di tutte le nostre feste.

lunedì 1 dicembre 2014

Pizza con Lievito Madre Fatto in Casa


Diciamola tutta, fare la pizza in casa è una vera comodità, mette d'accordo tutti e gli ingredienti base per l'impasto li abbiamo sempre in dispensa. Possiamo condirla in mille modi e i tempi di preparazione non sono poi così lunghi. La pizza a casa mia è uno dei piatti principali della nostra "dieta", da sempre io e mia madre la prepariamo almeno una volta alla settimana, tendenzialmente seguiamo la tradizione, usando ingredienti classici come la mozzarella, per la margherita, oppure aglio origano e a volte alici per la napoletana. Io mi chiedo come sia possibile che esista ancora qualcuno che non ama la pizza.
Lievitazione lunga, impasto elastico, ingredienti non umidi e cottura a punto: i segreti della pizza perfetta.
L'altra mattina, di festa dal lavoro, tra un' articolo e un'altro ho pensato di fare la pizza, con il mio caro lievito madre, avrei fatto sicuramente felice mio padre e mia sorella. Il lievito madre è davvero perfetto per preparare pizze leggere e digeribili, proprio per questo non rinuncio mai ad accompagnare questa delizia della mia terra con una buona birra ghiacciata.
La birra non manca mai nelle mie serate estive, ma devo confessarvi che anche durante l'inverno, non posso fare a meno di bere una buona bionda doppio malto. Per me il mix perfetto per una tranquilla serata in casa o fuori con gli amici è composto dall'abbinamento di pizza e birra, non mi sognerei mai di accompagnare la mia pizza preferita ad un'altra bibita. Sfatiamo questo falso mito, pizza e birra non fanno ingrassare, almeno non più di un bicchiere di vino e un piatto di spaghetti al ragù, che è provato, contengono più calorie.
Non dimentichiamo che nonostante ci siano correnti diverse sul connubio pizza e birra, come la pizza con la birra gonfi o sia poco digeribile, 9 italiani su 10 amano mangiare la pizza con la birra, che sia a casa o in pizzeria, ben il 46% di persone crede che questo sia un "abbinamento imbattibile", io faccio parte proprio di quest'ultimi.
Oggi vi insegno a fare la pizza in casa con il lievito madre, questa ricetta è molto semplice, io cuocio quasi sempre la pizza sul barbecue a pietra, in quanto questo tipo di cottura dona alla pizza fatta in casa una fragranza e una croccantezza invidiabile.  Perciò birra in fresco e mettiamoci all'opera.

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